martedì 30 settembre 2008

EMERGENZA - EMERGENZA!!! Fermiamo lo scempio

Le nostre denuncie sugli abusi non hanno avuto risposta dal Sindaco che pure oggi fa finta di prendere le distanze dal PRG. La replica è mancata persino a Marzo quando abbiamo pubblicato un manifesto dal titolo inequivocabile: “Il PRG è fuorilegge”. Di fronte ad una accusa pubblica così grave un Sindaco in buona fede avrebbe dato una risposta documentata di smentita. Invece niente. Se il PRG è fuori legge tutti i permessi rilasciati sono illegittimi con le ovvie conseguenze per i costruttori e per gli ignari acquirenti. Il Sindaco ha taciuto sul merito ma per tutta l’estate ha imbrattato i muri con insulti, offese e provocazioni becere che non abbiamo raccolto ed a cui non abbiamo replicato.
Il 23 luglio Palozzi ha concordato con Montino il blocco di 90 gg per le concessioni ed guarda caso dal 26 di luglio ha continuato per tutto agosto e settembre a sfornare licenze contravvenendo clamorosamente, per mano dell’ing.Petrini, agli impegni assunti.
Nei manifesti ha accusato i consiglieri del Partito democratico di fare la fila per ottenere “quel” tipo di licenze. Ha minacciato Montino di aver qualcosa da dire sulla 167 e sul Divino Amore. Il PD ha incassato lasciando costernata la base che vede coinvolta la propria dirigenza nella più grave speculazione edilizia della storia di Marino. Il degrado non è più negato da nessuno. Lo nega solo chi ha specifici e personali interessi nella materia. Il patrimonio edilizio dei cittadini subisce un continuo pesante deprezzamento stimato ad oggi in oltre il 30% per effetto dell’affollamento determinato da Palozzi.
In questa situazione il Consiglio Comunale, per ordine di Palozzi e su proposta di Petrini, continua a sfornare nuovi giganteschi volumi per varianti e piani di recupero che assistono innegabili interessi privati ma che non trovano giustificazione nell’interesse generale.
Ci domandiamo: perché Palozzi lo fa anche dopo aver sproloquiato di delocalizzazioni e di altrui responsabilità per la pesantezza della situazione? Chi lo obbliga?
I Consiglieri della maggioranza hanno parecchi elementi di preoccupazione per ciò che sta accadendo a Marino. L’opinione pubblica sente nella propria carne i guasti profondi ed irreparabili che la Giunta Palozzi sta provocando e che confermano quanto da noi segnalato da ormai troppo tempo. L’emergenza urbanistica di Marino è peggiore dell’emergenza rifiuti di Napoli e – fatte le debite proporzioni – del sacco di Palermo al tempo di Ciancimino. Attenzione!

A CHI LE VARIANTI? A NOI !!!

Palozzi ed i suoi pretoriani proseguono imperterriti nella furia cementificatoria. E’ dell’ultima ora l’ennesima variante colossale per distruggere uno degli ultimi terreni protetti dal Piano paesaggistico perché di alto valore agricolo. Il progetto è in pubblicazione all’Albo Pretorio ed è in visione presso l’Ufficio Tecnico per le osservazioni e le opposizioni. Facciamoci sentire!!

IL MISTERO OSCURO (ma non tanto) DEGLI ATTI D’OBBLIGO

A partire dagli anni 60 le Amministrazioni che si sono succedute hanno preteso, in sede di rilascio di licenze edilizie, impegni notarili di inedificabilità sulla parte di terreno residua. Il tutto nell’interesse della restante cittadinanza alla quale va garantita la necessaria vivibilità attraverso vincoli a verde pubblico o privato, a parcheggio, a servizi di pubblica utilità (per esempio la Cavea di Cava dei Selci, la scuola in loc.Civitella e simili) ecc.
Tali impegni sono molte centinaia e risultano tutti registrati alla Conservatoria dei Registri Immobiliari. Dovrebbero rinvenirsi anche nell’archivio comunale ma a Palazzo Colonna ci sono i topi e magari gli incendi ed i documenti scompaiono. Scompare anche la memoria, la diligenza e lo scrupolo dei tecnici istruttori e quindi a Marino, specialmente negli ultimi anni, si rilasciano licenze vergognosamente illecite. Su una di queste aree vincolate in via Curiel è stato rilasciato un permesso alla soc:ESA 2050 srl fondata dal Sindaco e volturata a suoi familiari. Non avendo ottenuto risposta alla richiesta di annullamento per manifesta illegittimità, in data 4 agosto scorso l’on.Giulio Santarelli ha presentato alla Procura Penale di Velletri denuncia-querela nei confronti di Adriano Palozzi, dell’ing Stefano Petrini capo dell’Ufficio Tecnico, di Michele D’Ambrogio progettista ed amministratore senza quote, del Comandante dei VV.UU. e del tecnico istruttore.
Nel frattempo la Società ha volturato la rappresentanza legale da Michele D’Ambrogio ad un pomposo Consiglio d’Amministrazione di tre membri (l’affare evidentemente s’ingrossa!) fra i quali ritroviamo quel tale ing. Crivellone di cui son piene le cronache cittadine di Marino e d’Italia. Ma su questi fatti ed antefatti avremo modo di ritornare. Anche perché all’ing.Crivellone è stato attribuito il rapporto esclusivo con le banche.

LE IPOCRISIE DI PALOZZI SUL PRG - Le responsabilità sono soprattutto SUE

A fronte dello sfascio che sta provocando, Palozzi dice e fa dire che la responsabilità non è sua perché il PRG lo ha trovato. Bugia colossale! Il PRG in vigore, approvato nel 2004, è il risultato delle proposte e dell’adozione del 2000 quando Palozzi era Capo Gruppo in quella maggioranza che chiamò a fare il Piano un certo Ing. Simoncini di Nettuno (vicino a Kappler), che raccolse le osservazioni dei proprietari terrieri su dove mettere le cubature, che annullò sciaguratamente tutte le previsioni di spazi e servizi pubblici del precedente PRG, che programmò in definitiva l’attuale sciagura su cui la Regione, con Bianco e Ravaldini, aggiunse qualcosa di suo.
Nel 2004 Onorati non toccò una virgola. Poteva modificare e revocare ma non lo fece. Perché? Bisogna domandarlo a lui e magari all’on.Rugghia che si precipitò a Palazzo Colonna la sera della votazione. Il PRG resta quindi tutta farina del sacco di Palozzi e della sua maggioranza. Oggi finge di essere contro il PRG dentro alla cui marmellata ha intinto il biscotto insieme alla sua famiglia mentre avrebbe potuto cambiarlo e revocarlo. Ma non lo fa. Perché? Smetta quindi di prendere in giro i cittadini e si assuma per intero le responsabilità che sono sue e soltanto sue.

SIAMO OPPRESSI DAL CEMENTO

Ogni giorno Marino vede scomparire giardini ed alberi di alto fusto. Al posto del verde, molti cantieri e tanti palazzi che aumentano di 10 volte i volumi esistenti. Niente piazze, marciapiedi, aiuole, parcheggi, asili, campi sportivi, fognature. L’acqua scarseggia e sarà razionata quando i palazzoni saranno occupati. I cittadini non ne possono più. Il ritornello è sempre lo stesso: che si può fare? Il Sindaco dice che è tutto regolare! E’ invece ora che i cittadini prendano cognizione che lo scempio è tale proprio perché nulla è regolare e legittimo e che il Piano Regolatore non è il vangelo. Se non va bene è nel potere del Sindaco revocarlo o modificarlo. Ma al Sindaco il cemento piace e lo porta avanti con furore incurante dei guasti irreparabili che sta provocando. E’ ora che specialmente chi lo ha votato si faccia sentire e chieda conto a lui ed a tutti i consiglieri che gli reggono il gioco. Basta con il fatalismo che si sente in giro sul “che possiamo fare?”. In democrazia la sovranità spetta ai cittadini. Sono i cittadini che eleggono i governanti e sono sempre i cittadini che tolgono la fiducia e li mandano a casa evitando altri guai ed altre catastrofi.

30 Settembre 2008

domenica 31 agosto 2008

Nuova Missiva dal Comitato

All’On.Esterino Montino – Assessore all’urbanistica della Regione lazio
All.On.Claudio Moscardelli – Presidente Commissione Urbanstica R.L.
E p.c.:
Dott.Carlo Mosca - Prefetto di Roma
Dott. Giuseppe Travaglini – Procura Penale di Velletri
Comando Corpo Forestale dello Stato – Sede Rocca di Papa (Rm)


Per opportuna conoscenza e per quanto di rispettiva pertinenza, anche in ordine ai poteri di controllo e sostitutivi della Regione Lazio, si segnale che a tutt’oggi 28 Agosto 2008 nessuna disposizione risulta diramata alla dirigenza paolitica amministrativa e tecnica del Comune di Marino al competente Ufficio Urbanistica ed al collegato sportello al pubblico in ordine gli impegni assunti dall SS.LL. nel corso dell’audizione del 24 luglio scorso con questo Comitato.

Per quanto superfluo si ricorda che era stato preannunciato:
• Immediata moratoria di 90 giorni circa il rilascio di nuove concessioni
• Istituzione di una commissione per il riesame tecnico legale delle concessioni rilasciate a seguito della Variante Generale
• Ricognizione degli atti d’obbligo gravanti sul territorio.

Ovviamente dal 24 luglio in poi è proseguito imperterrito il rilascio di concessioni edilizie a nostro avviso del tutto illegittime e relativamente alle quali ne segnaliamo una a titolo esemplificativo per gli adempimenti che il Corpo Forestale riterrà opportuno:
• Marino, Via Vecchia di Grottaferrata 18, concessione n.100 del 29 Luglio 2008 soc.edil.fe.ro. arl data inizio lavori 25 Agosto con eliminazione e taglio dell’intero parco alberi d’alto fusto.

Il tutto in assoluto spregio dei vincoli del P.T.P., piano volgarmente violentato alla graficizzazione creativa dell’Arch.Costanzi con l’alibi delle indicazioni del Comitato Tecnico Regionale.

Marino 28 Agosto 2008

venerdì 1 agosto 2008

C’E’ ANCORA SPERANZA PER LA CITTA’

E’ grazie a loro che Marino può ancora sperare. E’ con le centinaia e centinaia di firme raccolte, che i tanti Comitati ci hanno consentito di ribaltare una situazione che sembrava irrimediabilmente compromessa. E’ con il meraviglioso contributo di lavoro e di idee dei coordinatori di Via Giovanni Prati, di Cava dei Selci, di Via Curiel, di Via Vecchia di Grottaferrata, di Via Mameli, di Via Aldo Moro che abbiamo riaperto la strada della vivibilità scippata e violentata. E’ con le azioni convergenti dei cittadini di Via Curiel, del Comitato della II° Circoscrizione, dell’Associazione Soccorso Sociale, degli abitanti di Via Bellocchi che si sta mobilitando l’intera città nonostante il solleone. E’ con l’adesione convinta di tanti cittadini che hanno avuto un ruolo eminente nella vita sociale, amministrativa e politica di Marino che si può finalmente costruire un’alternativa vera e credibile al Partito Trasversale degli Affari (sporchi). Grazie, grazie e ancora grazie!

Intanto il Palazzo trema. Pensando di allontanare l’imminente resa di conti lanciano pubblicamente messaggi mafiosi e chiamate di correità (su cui comunque invochiamo pronte indagini della Magistratura) ed adoperano i vecchi arnesi leninisti della menzogna, della disinformazione e della calunnia. Ma il tempo è galantuomo. Mentono sapendo di mentire affermando che si limitano ad applicare una Variante approvata dalla sinistra! Vorrebbero cioè che la gente dimenticasse chi, con l’adozione del 2000, ha progettato e concordato le cubature, e dove, e con chi e soprattutto perché ed in cambio di che cosa! Fingono di dimenticare la storiaccia della “delibera 50” del 2001 per cui sono sotto processo penale, pensano di nascondere la sostanza delle cose mascherando la realtà di una approvazione scandalosa e soprattutto illegale progettata e promossa dai loro sodali Ravaglini, Carini e soprattutto Bianco che guarda caso, appena uscito dalla Regione, è venuto a Marino (chiamato da lorsignori) per firmare la crema di quelle concessioni che dovranno subire la verifica della commissione tecnica e soprattutto per fare il consulente di lorsignori a spese dei cittadini di Marino. Sperano che la gente dimentichi, con la scusa ipocrita della mancata (e colpevole) controdeduzione! Ma le responsabilità di tecnici ed amministratori regionali stanno già sotto la lente d’ingrandimento di chi ha la competenza territoriale.

Il Palazzo trema. Perché sanno che tutti i loro atti sono illegali; perché Bianco e l’ingegnere minerario hanno rilasciato le concessioni nonostante il mancato recupero dei nuclei abusivi, nonostante la mancata attuazione dei piani attuativi, nonostante lo stravolgimento del rapporto volumi/abitanti, nonostante la mancanza documentata dell’urbanizzazione primaria e secondaria, nonostante la violazione drammatica delle prescrizioni per i pericoli dei gas velenosi.

Il Palazzo trema. Perché sentono che le coperture stanno prendendo il largo nonostante le promesse e le assicurazioni garantite nelle adunate elettorali all’Helio Gabala ed a Villa Appia.

Il Palazzo trema. Mentre l’Assessore incompetente ed il Consigliere di Ariccia vanno a braccetto al bar sghignazzando sull’ipocrisia dei rispettivi manifesti.

Marino 28.7.2008

COMITATO PER LA TUTELA DEL CITTADINO

venerdì 18 luglio 2008

Il Partito degli affari, non potendo e non sapendo entrare nel merito delle questioni tecnico-giuridiche, lancia messaggi mafiosi e chiamate di correità. Intanto gli organi istituzionali cui soltanto compete rispondere, nel merito delle singole questioni, al loro riferimento istituzionale, tacciono e si nascondono dietro la sigla anonima del partito. Una ragione ci sarà! Assessore all'urbanistica Mario Moro perchè non rispondi al tuo superiore istituzionale assessore all'urbanistica regionale? Ing. minerario Stefano Petrini perchè non rispondi nel merito al tuo superiore istituzionale assessore all'urbanistica regionale? Perchè trovandoti al centro della buriana te ne vai in ferie? Commissione urbanistica del Comune di Marino, non avete niente da dire al vostro riferimento istituzionale assessore all'urbanistica regionale? Perchè vi nascondete tutti dietro il paravento partitico come fa Adriano Palozzi?

TANTO PER FARE CHIAREZZA

Le recenti prese di posizione di Aracri e Lollobrigida (esponenti di AN) circa le dichiarazioni ed i provvedimenti del Vice Presidente Assessore all’Urbanistica della Regione, on. Esterino Montino, sul caso Marino, mi obbligano a fornire un cenno di informazione estremamente documentata.

- L’on. Montino è venuto a Marino su invito del Comitato per la Tutela del Cittadino – presieduto dall’on Santarelli e di cui mi onoro far parte. L’on. Montino ha voluto responsabilmente rendersi conto di persona dello stato di attuazione della Variante Generale che tutte indistintamente le organizzazioni politiche e sociali, a cominciare dal partito del sindaco, valutano in modo estremamente negativo;
- la Variante di PRG venne adottata da una amministrazione comunale che vedeva comprimario soprattutto AN il partito del sindaco Palozzi all’epoca capogruppo. Regista del progetto era allora il sen. Kappler e co-autore l’ing.Simoncini all’epoca dirigente all’urbanistica del Comune di Nettuno, comune sciolto per infiltrazioni di malaffare. Dobbiamo approfondire?
- la distribuzione delle cubature a pioggia ed a macchia di leopardo avvenne all’epoca insieme alla sistematica ed ossessiva cancellazione di pressoché tutte le previsioni di verde e di servizi pubblici di cui al precedente PRG del 1979;
- il TAR Lazio in data 6.2.2002 annulla la Variante perché adottata in grave violazione delle norme di legge; il nuovo ricorso al TAR è a tutt’oggi pendente;
- l’AC di cui Palozzi è membro eminente, ricorre al Consiglio di Stato il quale, non potendo entrare nel merito e non negando quindi i vizi di legittimità, boccia il ricorso perché “prematuro”;
- La stessa AC di Marino, visti i ritardi della Regione ad approvare quella “cosa”, dà attuazione ad un illecito aumento generalizzato (50%) di tutte le cubature esistenti all’epoca (delibera n.50/2001). Per questo episodio Adriano Palozzi è oggi sotto processo penale insieme al suo Vice assessore ai LL.PP., al presidente del Consiglio Comunale ed a un certo numero di suoi comprimari;
- in prossimità nelle elezioni regionali della primavera 2005 il Comitato Tecnico Regionale (arch. Ravaldini, Bianco e Carini) ricorda che l’adozione del 2000 è sempre in attesa di replica e quindi elabora un progetto scandaloso che sottopone alle controdeduzioni della subentrata Amministrazione Onorati. Il Consiglio Comunale, invece di controdedurre con argomenti e promuovere una ripubblicazione visti anche i corposi inserimenti regionali, delibera una irrituale e velleitaria “rivisitazione” mai presa in considerazione da alcuno; coerentemente la Regione Lazio – dopo un paio di adunate di costruttori e proprietari terrieri promosse da Palozzi – vara la delibera 994 del 29 ottobre 2004 pubblicata un mese dopo;
- salva ovviamente la competenza dell’A.G. che sta indagando e che indagherà (anche a Roma per i reati di competenza territoriale), L’Amministrazione Palozzi ha tutta la responsabilità politica e sociale di aver dato attuazione pratica allo scempio di una Variante nonostante la mancanza accertata e documentata dell’urbanizzazione primaria e secondaria, nonostante lo stravolgimento del rapporto volumi/abitanti, nonostante il delittuoso mancato recupero dell’abusivismo, nonostante la mancata realizzazione di piani attuativi, nonostante la violazione sistematica delle prescrizioni di salvaguardia per i pericoli dei gas nocivi e nonostante la violazione documentata di atti d’obbligo e convenzioni;
- è infine appena il caso di ricordare le azioni dell’intero partito del Sindaco Palozzi contro il dott, Giuseppe Travaglini, benemerito sostituto procuratore particolarmente attivo sui territori dei Castelli e di tutto il litorale nella lotta all’abusivismo edilizio.

Marino 16 luglio 2008 Giorgio Cametti

giovedì 17 luglio 2008

SANTARELLI A DIFESA DEL TERRITORIO


Gli On.li Aracri e Lollobrigida critici contro l’Onorevole Montino, Assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, per le dichiarazioni rilasciate a “CINQUEGIORNI” sulla emergenza urbanistico-edilizia di Marino e sulle misure amministrative che intende adottare per ricondurre la gestione dell’edilizia entro i binari della legalità.
I due parlamentari del PDL hanno qualche ragione nel lamentare la formula giornalistica usata dall’Assessore per manifestare le proprie intenzioni.
Hanno torto nel merito dal momento che i loro argomenti sono solo di carattere politico ed eludono tutti i rilievi di natura giuridico-legale richiamati dall’Assessore che giustificano ampiamente i provvedimenti sostitutivi annunciati che in caso di inerzia del Sindaco l’ordinamento attribuisce alla Regione.

Invito perciò gli Onorevoli Aracri e Lollobrigida ad approfondire nel merito i vizi di legalità contenuti negli atti che hanno portato all’approvazione della variante generale con Delibera n.994 del 2004:
L.R.n.28/80, che dispone l’obbligo per i Comuni di adottare la variante speciale per il recupero dei nuclei abusivi prima della variante generale di PRG. A Marino la variante speciale era stata adottata da una precedente amministrazione ed è stata sospesa con delibera del Luglio 2000 e non più riproposta.
L.R.n.72/75, che pone nel 30% degli abitanti residenti l’espansione massima del Comune nel decennio con la variante approvata l’incremento arriva al 64%;
L.R.n.24/98, per omessa valutazione dell’incidenza del PTP n.9 dei Castelli Romani nelle previsioni della variante generale;
D.M.1444/68, riguardante il vincolo per le aree ed i servizi, si calcola che manchino 100.000 mq. di aree. Il TAR del Lazio con sentenza n.873 del 06/02/2002 aveva annullato la variante generale proprio in ragione del mancato rispetto delle Leggi Regionali 28/80 e 72/75, così come peraltro aveva disposto anche la stessa Giunta Regionale bocciando la variante del Comune di Ariccia.
Nel nostro caso oltre alla violazione delle leggi si registra anche la violazione delle norme del PRG, infatti, nel caso del PPA adottato in variante al PRG e non trasmesso per l’approvazione alla Regione come vuole la legge. Peraltro è noto che il PPA essendo un mero strumento di programmazione non può prevedere aumenti di cubature. I PUA, ai quali la delibera regionale rinvia per il reperimento delle aree a verde e servizi e che avrebbero dovuto essere adottati prima del rilascio dei permessi di costruzione sono rimasti sulla carta e nel frattempo sono state rilasciate circa 200 licenze di costruzione.

ATTI D’OBBLIGO

Tutti gli atti d’obbligo notarili fatti sottoscrivere dalle Amministrazioni comunali a partire dagli anni ’60 del secolo scorso, sono scomparsi dagli archivi comunali. L’amministrazione comunale, anziché reperire le copie alla Conservatoria dei Registri Immobiliari, su quelle aree vincolate ad inedificabilità assoluta, ha rilasciato permessi di costruzione. Ad avvalersi di questa pratica illegale anche una Società, la “ESA 2050 S.r.l.” costituita dal Sindaco e trasferita alla moglie.

ZONE B

Le N.T.A. pongono un limite massimo di 150 ab/ha, calcolando per ogni abitante 100 mc. Si stanno costruendo edifici per insediare da 500 a 1.000 abitanti. E’ facile dedurre cosa accadrà sul territorio con l’immissione di migliaia di abitanti dato che non c’è nessun piano riguardante la viabilità, le aree per i parcheggi, per gli asili, per il tempo libero né esiste il piano fognario mentre l’acqua comincia a scarseggiare anche per gli attuali residenti, come più volte segnalato dagli uffici tecnici comunali.

Sulla questione dei gas RADON di Cava dei Selci, che provoca a ripetizione moria di animali e pericolo per gli stessi abitanti è in corso una accurata indagine della protezione civile.

Nel merito di queste questioni vado richiamando da mesi l’attenzione del Sindaco e del Consiglio Comunale.
Nessuna risposta nel merito ma solo polemiche sbagliate ed inconsistenti sul passato, Visto che Palazzi non risponde è auspicabile che lo facciano in sua vece gli Onorevoli Aracri e Lollobrigida, rispondendo nel merito in modo che il confronto sia depurato dalle contrapposizioni della politica e si incentri sui problemi reali riguardanti la vita dell’intera comunità marinese.

Giulio Santarelli

martedì 1 luglio 2008

Perchè Palozzi scappa?

Fra le tante, troppe irregolarità di questa Giunta, Adriano Palozzi sindaco di Marino ne ha compiuta una che è clamorosa. Perchè ha lavorato nell'esclusivo interesse personale tentando di mascherare la sua personale responsabilità nascondendosi dietro mille nomi. Ha fatto chiedere il permesso di costruzione alla venditrice che aveva sottoscritto l'atto d'obbligo. Ha intestato tutto a membri di famiglia dopo essere diventato sindaco e la GdF è pregata di accertare l'origine dei capitali soprattutto di chi, quale richiedente di casa in 167, dichiara redditi e disponibilità patrimoniali che bisogna verificare. Ha ritirato la concessione come società in cui lui vorrebbe ipocritamente non figurare. L'amministratore della società è un tizio che dovrebbe conoscere le leggi e che quindi dovrà spiegare come e perchè ha fatto un progetto fingendo di non saper cosa è un atto d'obbligo e perchè, non figurando interessato alla società (non possiede nemmeno una quota) se ne assume le responsabilità finanziarie e penali. Qualche altra cosa dovrà prima o poi spiegare l'ing.(minerario) Petrini, insieme all'arch.Terribili ed alla struttura amministrativa dell'Acea Ato 2 per esempio anche per il rispetto (mancato) dei protocolli sulle richieste di allacci.

mercoledì 25 giugno 2008

IL PIANO REGOLATORE E' FUORI LEGGE

L'apertura del blog, la costituzione del Comitato per la tutela dei diritti dei cittadini, l'apertura della sede, la pubblicazione del periodico, rappresentano le iniziative di cittadini di orientamento politico diverso e a volte opposto, accomunati unicamente dall'amore per la città nella quale sono nati o che vi risiedano stabilmente.
Si sono incontrati nell'impegno di reagire e contrastare la politica edilizia dell'amministrazione comunale per i guasti profondi che st6a provocando al tessuto urbano e alla qualità della vita dei cittadini.

IL PIANO REGOLATORE E' FUORI LEGGE



Il Piano Regolatore di Marino è fuorilegge. Il fatto che nessuno ha risposto al manifesto da me affisso a Marino è la prova inconfutabile della grave affermazione sulla illegalità dello strumento urbanistico che dovrebbe regolare lo sviluppo della città. ma da un P.R.G. illegale discendono solo atti amministrativi e autorizzativi illegali con tutte le conseguenze, anche di ordine penale, per chi le rilascia, per chi le riceve e per chi andrà a comprare gli appartamenti. Pe rendere l'idea di ciò che accadrà a Marino a causa del P.R.G. fuori legge basta un dato. Al termine del decennio, iniziato nel 2004, vale a dire nel 2014 gli abitanti di Marino da 36.000 passeranno a 60.000 mentre la legge Regionale n. 72/75 stabilisce tassativamente che l'incremento nel decennio può essere al massimo del 30% pari a 11.000 anziché 23.000. Ciò che rende ancora più grave tale catastrofico aumento di abitanti è che nel P.R.G. non ci siano come dovrebbero esserci, né aree, né progetti, né risorse nel bilancio per costruire scuole, asili, mercati, impianti sportivi, parchegi , parchi, strade, acquedotti, fognature, né aree per costruire nuovi luoghi di culto. Il quadro nefasto per Marino si aggrava se si pensa che gli atti d'obbligo richiesti dalle amministrazioni democratiche negli anni sessanta-novanta del secolo scorso sono stati fatti scomparire per rendere di nuovo edificabili le aree così vincolate e destinate a realizzare servizi per la collettività.

GLI ATTI D'OBBLIGO NOTARILI SCOMPARSI DAGLI UFFICI

Questo trucco di far scomparire gli atti d'obbligo dagli uffici comunali potrebbe avere le ore contate se l'amministrazione comunale inoltrasse alla conservatoria dei registri immobiliari apposita domanda per avere le copie di tutti gli atti notarili. Ma come fa l'amministrazione a richiedere copia degli atti se il Sindaco su una di queste aree vincolate a inedificabilità assoluta in favore del Comune ha richiesto e ottenuto un permesso a costruire per una società da lui costituita e poi trasferita alla moglie ? Il Sindaco è in grado o no di capire che se si edifica su un area vincolata si commette un reato ? Il Sindaco capisce o no che induce a compiere reati anche i funzionari che firmano atti illegali ? Infine una domanda specifica da chi ha rivestito più volte la carica di Sindaco di Marino: si ricorda la formula del giuramento che il Sindaco presta dopo essere stato eletto ? Se l'ha dimenticata glieLa ricordo: "Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana ed al suo capo, di osservare lealmente le leggi dello Stato e di adempiere le mie funzioni al solo scopo del pubblico bene".


A me pare che il comportamento del Sindaco è in palese contrasto con il giuramento. Ma sembra che Palozzi e i suoi consiglieri non se ne avvedano.



Per completare l'opera di distruzione del tessuto urbano anche le aree vincolate a verde e servizi nel P.R.G. del 1979 sono state rese edificabili.



Giulio SANTARELLI