Le recenti prese di posizione di Aracri e Lollobrigida (esponenti di AN) circa le dichiarazioni ed i provvedimenti del Vice Presidente Assessore all’Urbanistica della Regione, on. Esterino Montino, sul caso Marino, mi obbligano a fornire un cenno di informazione estremamente documentata.
- L’on. Montino è venuto a Marino su invito del Comitato per la Tutela del Cittadino – presieduto dall’on Santarelli e di cui mi onoro far parte. L’on. Montino ha voluto responsabilmente rendersi conto di persona dello stato di attuazione della Variante Generale che tutte indistintamente le organizzazioni politiche e sociali, a cominciare dal partito del sindaco, valutano in modo estremamente negativo;
- la Variante di PRG venne adottata da una amministrazione comunale che vedeva comprimario soprattutto AN il partito del sindaco Palozzi all’epoca capogruppo. Regista del progetto era allora il sen. Kappler e co-autore l’ing.Simoncini all’epoca dirigente all’urbanistica del Comune di Nettuno, comune sciolto per infiltrazioni di malaffare. Dobbiamo approfondire?
- la distribuzione delle cubature a pioggia ed a macchia di leopardo avvenne all’epoca insieme alla sistematica ed ossessiva cancellazione di pressoché tutte le previsioni di verde e di servizi pubblici di cui al precedente PRG del 1979;
- il TAR Lazio in data 6.2.2002 annulla la Variante perché adottata in grave violazione delle norme di legge; il nuovo ricorso al TAR è a tutt’oggi pendente;
- l’AC di cui Palozzi è membro eminente, ricorre al Consiglio di Stato il quale, non potendo entrare nel merito e non negando quindi i vizi di legittimità, boccia il ricorso perché “prematuro”;
- La stessa AC di Marino, visti i ritardi della Regione ad approvare quella “cosa”, dà attuazione ad un illecito aumento generalizzato (50%) di tutte le cubature esistenti all’epoca (delibera n.50/2001). Per questo episodio Adriano Palozzi è oggi sotto processo penale insieme al suo Vice assessore ai LL.PP., al presidente del Consiglio Comunale ed a un certo numero di suoi comprimari;
- in prossimità nelle elezioni regionali della primavera 2005 il Comitato Tecnico Regionale (arch. Ravaldini, Bianco e Carini) ricorda che l’adozione del 2000 è sempre in attesa di replica e quindi elabora un progetto scandaloso che sottopone alle controdeduzioni della subentrata Amministrazione Onorati. Il Consiglio Comunale, invece di controdedurre con argomenti e promuovere una ripubblicazione visti anche i corposi inserimenti regionali, delibera una irrituale e velleitaria “rivisitazione” mai presa in considerazione da alcuno; coerentemente la Regione Lazio – dopo un paio di adunate di costruttori e proprietari terrieri promosse da Palozzi – vara la delibera 994 del 29 ottobre 2004 pubblicata un mese dopo;
- salva ovviamente la competenza dell’A.G. che sta indagando e che indagherà (anche a Roma per i reati di competenza territoriale), L’Amministrazione Palozzi ha tutta la responsabilità politica e sociale di aver dato attuazione pratica allo scempio di una Variante nonostante la mancanza accertata e documentata dell’urbanizzazione primaria e secondaria, nonostante lo stravolgimento del rapporto volumi/abitanti, nonostante il delittuoso mancato recupero dell’abusivismo, nonostante la mancata realizzazione di piani attuativi, nonostante la violazione sistematica delle prescrizioni di salvaguardia per i pericoli dei gas nocivi e nonostante la violazione documentata di atti d’obbligo e convenzioni;
- è infine appena il caso di ricordare le azioni dell’intero partito del Sindaco Palozzi contro il dott, Giuseppe Travaglini, benemerito sostituto procuratore particolarmente attivo sui territori dei Castelli e di tutto il litorale nella lotta all’abusivismo edilizio.
Marino 16 luglio 2008 Giorgio Cametti
venerdì 18 luglio 2008
TANTO PER FARE CHIAREZZA
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